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Comune di Craveggia

La perla architettonica della Valle, presenta raffinati edifici signorili, frutto di una fortunata emigrazione: il famoso tesoro conservato in chiesa, che comprende pissidi, croci, paramenti sacri, il manto funebre di Luigi XIV e il quello nuziale di Maria Antonietta, ne è testimonianza. La Chiesa parrocchiale, settecentesca, è dedicata ai Santi Giacomo e Cristoforo.
Gli affreschi sono opera di Giuseppe Mattia Borgnis, così come i teleri che raccontano le vicende biografiche dei due Santi.
L'edificio è diviso in tre navate che danno maestosità alla chiesa. I vetri a piombo del presbiterio, ottocenteschi e di fattura parigina, sono un elemento di grande interesse. Nel portico esterno il pittore Lorenzo Peretti ha affrescato le lunette che raffigurano i Santi ai quali i craveggesi sono devoti.
Numerosi sono gli edifici religiosi in paese; l'elegante e sobrio oratorio di Santa Marta, ad orientamento sud-nord, fu completato nel 1752 su disegno dell'architetto craveggese Antonio Ferino. L'edificio è arioso e illuminato con più ordini di finestre. Decorato internamente da Lorenzo Peretti nel 1836 il quale, sulle pareti del presbiterio, vicende biografiche di Marta, Maria e Lazzaro. Bellissima la cripta della famiglia Mellerio.
Quasi al centro della piazza si torva il Battistero, la cui struttura attuale deriva dai lavori eseguiti per trasformare la tomba della famiglia Garbagni, alla fine del secolo XVIII adibita ad ossario comune, in altro edificio. Attualmente la struttura, esternamente affrescata da Lorenzo Peretti, ospita un presepio permanente le cui statuine lignee, scolpite nel XVIII secolo, sono vestite con costumi settecenteschi.
Caratteristico e affascinante l'Oratorio del Piaggio che si trova fuori dell'abitato su uno sperone di roccia. Esso fu riedificato nel 1627 e di questa seconda fabbrica sono ancora visibili le due finestre devozionali, dalle quali si poteva vedere la sacra immagine e prendere la "perdonanza". Nuovamente modificato nel 1646, occasione nella quale l'edificio fu dedicato alla Nascita della Beata Vergine.
Una bellissima via crucis unisce la chiesetta al centro abitato. L'Oratorio di Sant'Antonio da Padova fa bella mostra di sè nella via superiore del paese.
Il paese di Craveggia ha, senza dubbio, origine rurale, come denuncia chiaramente il nome (Cravetia, Capretia, da capra, lanimale che campeggia nello stemma del comune). La bella piazza venne modificata verso la metà dell'Ottocento creando la scalinata d'accesso all'antica Via dei Portici (dei quali troviamo un'unica labile traccia nella casa detta "La Borromea" per lo stemma borromeo affrescato su di essa).
Il centro di Craveggia costituisce un vero e proprio museo all'aperto: case signorili, decorazioni e affreschi ne costituiscono la peculiarità.
Caratteristico e scosceso è l'abitato di Vocogno con la bella chiesa dedicata a Santa Caterina d'Alessandria. Sulla strada che attraversa il paese, si affaccia una casa liberty molto elegante decorata con la tecnica del graffito.
Poco distante, la frazione di Prestinone, punto di partenza della funivia. La chiesa di San Gottardo costituisce il cuore del paese. Una lapide sul muro indica la casa natale del pittore Carlo Fornara (1871-1968), maestro divisionista che raggiunse fama internazionale.
Nuova struttura da segnalare: rifacimento della casa parrocchiale nella bellissima piazza del paese, diventerà un ulteriore punto di interesse all'interno della monumentale slargo.