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Comune di Re

Rappresenta il fulcro devozionale della Valle, meta di pellegrinaggi al suo maestoso Santuario dedicato alla Madonna del Sangue, costruito intersecando la precedente chiesa di San Maurizio.
La costruzione di questo Santuario solennizza il miracolo avvenuto nell'aprile 1494, quando l'immagine della Madonna affrescata sulla facciata della vecchia chiesa iniziò a sanguinare, dopo essere stata colpita da un sasso lanciato da un ragazzo, Giovanni Zuccone, adirato per le sue perdite al gioco delle piodelle (un gioco simile a quello delle bocce).
Il progetto dell' edificio religioso fu affidato all'Architetto Collamarini. La costruzione iniziò nel 1922 e terminò nel 1958. La mole imponente del Santuario è sottolineata da tre grandi portali posti a sud, arricchiti da altorilievi che rappresentano la vita della Vergine e la storia del miracolo del Sangue. Essi sono opera di Luigi Fornara e di Luigi Teruggi.
L'antica chiesa, secentesca, ad una sola navata, ha un bel pavimento in laugèra e marmo bianco di Scaredi. Il suo altare barocco in marmo policromo incornicia l'arcaica immagine della Madonna con bambino e le tre rose nella mano destra, mentre, nella parte posteriore, conserva il reliquiario con il sangue della Vergine colpita dal sasso.
Oltre alle frazioni di Folsogno e Meis, particolarmente godibili le due frazioni di Dissimo e Olgia; nella prima, da visitare il cimitero con le tombe in carbone di legna, mentre nella seconda, la terrazza che si affaccia sul monte Gridone, ritenuto luogo d'incontro delle Streghe.
Il Gridone, oltre ad aver giocato un ruolo importante nell'immaginario collettivo, è stato mèta di "attraversamenti" negli anni del contrabbando, vera e propria attività di sostentamento. (Da Olgia è possibile osservare, sul versante nord del Gridone, la vecchia stazione di guardia della Finanza, istituita con lo scopo di controllare i traffici illeciti sul confine.